mercoledì 25 agosto 2010

Assumere responsabilità della propria vita.





La responsabilità è un concetto che può avere una valenza diversa a seconda del contesto e della circostanza in cui viene utilizzato.

L’etimologia della parola responsabile ci dice che tale termine significa “rispondere di qualche cosa” o “essere garanti per qualche persona”.

Per cui essere responsabile o assumersi la responsabilità implica il fatto di dover, in un modo o nell’altro, dare una risposta o preservare e favorire un risultato.

In questo post mi voglio soffermare su una connotazione della responsabilità che ritengo fondamentale per lo sviluppo e la crescita personale.

Infatti, assumere la responsabilità della propria vita ha un significato molto importante.

Assumere la responsabilità della propria vita vuol dire prendere consapevolezza che siamo noi stessi ad essere gli artefici del nostro modo di sopravvivere e del nostro modo di relazionarci con gli altri. Vuol dire che non c’è nessun altro che può aiutarci a realizzare o ad inseguire i nostri sogni se non la nostra presa di coscienza che abbiamo tutte le risorse per farlo.

Queste risorse sono la mente, lo spirito e il corpo.

Se mente, spirito e corpo sono in buona salute e in equilibrio tra di loro, ci sono poche cose di questa terra che non sono alla nostra portata.

lunedì 16 agosto 2010

Dopo Ferragosto posso cambiare tutto!




Spero che il vostro periodo di riposo estivo sia andato bene o vada bene (per chi ancora non è andato in ferie). Avevo programmato di pubblicare questo post un po' prima di ferragosto, appena andato in ferie, ma per motivi vari non ci sono riuscito e lo faccio adesso.

Con questo titolo apparentemente drastico, ma negli intenti molto meno impegnativo di quanto possiate immaginare, volevo semplicemente condividere una riflessione di mezza estate, in un periodo dove è bene sgombrare la mente da ogni pensiero ordinario e lasciarsi andare a pensieri “extra-ordinari”.

Per pensieri extra-ordinari intendo pensieri che esulano dalla vostra sfera di attività abitudinarie e si legano magari a qualche vostra passione inespressa o espressa, ma che non riuscite a seguire quanto vorreste.

Perché è importante questo? E' importante perché dobbiamo capire se stiamo impiegando la nostra vita nel modo che vorremmo o nel modo più giusto da un punto di vista sacrifici/benefici.

giovedì 5 agosto 2010

La strategia intelligente dell’investitore accorto.


Proviamo adesso a capire quali possono essere i principi di base che deve tener presente una persona che vuole investire in maniera più attiva la propria liquidità in esubero, passando attraverso la costruzione di un portafoglio equilibrato (rischio/rendimento) con lo scopo di veder crescere nel tempo il potere d’acquisto dei propri risparmi.

Come vedrete, quello che andrò a raccontarvi, vi potrà sembrare abbastanza ovvio e scontato, ma scoprirete che (se non siete già impegnati in investimenti diretti) il problema principale dei piccoli investitori è proprio quello di non affidarsi alle regole semplici. Infatti, una volta familiarizzato con gli strumenti del mercato finanziario, si è portati a dimenticare le basi dalle quali si è iniziato e si può andare fuori strada rispetto al piano e agli obiettivi prefissati.

Per cui non entrerò nel merito della vostra formazione e della costruzione del vostro portafoglio. Sarebbe come generalizzare sull’alimentazione, consigliando un’unica dieta a 100 persone.

Cercherò invece di orientarvi, come ho fatto nei precedenti post, verso l’acquisizione di consapevolezza nelle vostre scelte. Mi permetto di dirvi ciò, in quanto io ci sono passato ed anche se l’esperienza è la migliore formazione (e per sua natura non finisce mai il suo processo), avere delle linee guida di certo potrebbe aiutarvi ad evitare almeno gli errori più grossolani.

Prendo a prestito una celebre frase di uno dei più famosi investitori contemporanei e cioè Warren Buffet, che sintetizza le brevi considerazioni che farò: “L’investimento deve essere razionale. Se non lo capite non lo fate”.

Chiedo scusa se può sembrarvi retorica, ma è proprio così. Nessuna scommessa, ma decisione razionale che scaturisce da valutazioni quantomeno logiche che si basano su elementi misurabili.