domenica 19 settembre 2010

La nuova vita del vecchio cellulare




L’altro giorno, mentre cercavo un cacciavite in un cassetto, il mio sguardo si è posato su due vecchi cellulari che non utilizzo già da oltre due anni.

Apro spesso quel cassetto e mai il mio sguardo si era soffermato su quei due apparecchi ormai passati a miglior vita (almeno così pensavo), anche se, riflettendoci, quando li ho riposti erano ancora funzionanti. L’altro giorno, però, non so per quale istinto, mi venne di prenderli ed in quel momento mi sono posto una domanda. Cioè mi sono chiesto se, quei due apparecchi che non mi andava di buttare (non so per quale motivo), potessero invece avere un destino diverso.

Allora mi sono un po’ documentato ed ho scoperto un mondo, il quale, se non ti interessi in maniera attiva, come ho fatto io, potrebbe solo essere una cosa di cui hai sentito vagamente parlare.

Ho scoperto quanto segue.

Il cellulare è un apparecchio che consente due diverse possibilità di riciclo.

Quando il cellulare non si può riparare viene smontato completamente ed è una fonte di parecchie materie prime, tra cui anche alcuni metalli (rame, palladio ed addirittura argento ed oro).

L’EPA (US Environmental Protection Agency – Agenzia per la protezione ambientale americana) stima che, se gli americani riciclassero i circa 130 milioni di cellulari buttati via ogni anno, si riuscirebbe a recuperare l’energia per i consumi di 24.000 case. Pensate che in Europa si buttano via ogni anno circa 100 milioni di cellulari!

Quando invece il cellulare può essere rimesso a nuovo, vi sono delle aziende che li raccolgono, li “ristrutturano” (refurbished) e li vendono nei paesi poveri.

Il fenomeno del riciclo dei cellulari ha avuto un boom nel 2009 (10% del venduto) mentre fino a qualche anno fa valeva solo il 2% del venduto.

Lo sviluppo di questo mercato dovrebbe conciliare il riciclo delle materie prime con l’assorbimento di manodopera espulsa da altri settori che stentano a riprendersi (o peggio sono in una fase di recessione). Questo sviluppo è favorito anche dalla circostanza che, rispetto a qualche tempo fa, la scomposizione del prodotto è più semplice in quanto si sono ridotti del 50% i componenti che costituiscono il cellulare finito.

Ovviamente ci vorrà una regolamentazione che ne favorisca lo sviluppo con un contributo dei governi costruttivo e finalizzato (e non solo assistenziale), in quanto, come purtroppo spesso accade, gli interessi di carattere economico, pur necessari per favorire lo sviluppo, potrebbero prevaricare quelli legati alla crescita sana e alla conservazione nel tempo del valore della natura e dell’uomo.

Anche i Produttori si stanno dando da fare con l’impiego sempre più frequente, nei loro processi di produzione, di materiali riciclati.

Ora vi starete chiedendo: come possiamo noi contribuire a questo?

Innanzitutto, prima di abbandonare il vecchio cellulare, bisogna farsi un esame di coscienza e capire se non vi è alternativa a comprare un cellulare nuovo. Cioè dovete tirare fuori tutti i motivi che rendono inutile passare ad un altro cellulare (ovviamente tale analisi è superflua nel caso in cui il vostro cellulare sia rotto e non è riparabile).

Se arrivate alla conclusione che il vostro cellulare non è più utilizzabile (o sta nel cassetto chiuso da più di due anni), si possono seguire alcune strade per smaltirlo in maniera ecologica ed etica.

Innanzitutto si può chiedere se, il negoziante a cui ci si è rivolti, ritira l’usato. Alcuni danno anche un valore al tuo usato sottoforma di sconto sul nuovo acquisto. Altri ancora hanno veri e propri centri di raccolta di elettrodomestici e di cellulari.

Se questa strada dalle vostre parti non è percorribile, allora bisognerebbe ricercare una società che si dedica proprio a questa attività (cioè ritiro dell’usato da smontare o da ristrutturare).

Negli Stati Uniti e nel Regno Unito ci sono molte aziende che fanno questo e possono essere contattare via web o direttamente.

In Italia il fenomeno è più giovane, ma vi sono già diverse aziende che vi permettono di cedere il vostro vecchio cellulare direttamente on line e di ricevere il pagamento nel giro di 24-48h. Vi metto un paio di link per capire il funzionamento di questi servizi, ma vi invito a cercarne altri per effettuare un confronto sia nelle valutazioni, sia nelle modalità di gestione dell’operazione da parte di queste aziende! (IlCelluvale - Vendutissimo).

Per concludere, siccome ho verificato che i miei due vecchi cellulari funzionano, vedrò se innanzitutto possano servire a qualcuno della mia famiglia. In caso negativo cercherò di trovare un rivenditore che li ritira per il loro riutilizzo (cioè per la rivendita) ed in ultima analisi, se anche questo tentativo fallisca, proverò uno di quei servizi su internet!

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