All’inizio ci hanno detto: “fai il bravo, non farci arrabbiare; fai il bravo e non fare arrabbiare la maestra!”. Successivamente ci hanno detto: “devi studiare perché è importante per il tuo futuro!” e poi subito dopo “stai attento alle cattive compagnie; questa cosa non la devi fare; devi cercare di fare meglio quest’altra cosa”. “Bravo! Ora trovati un lavoro! Metti su famiglia! Fai tanti bambini!”
La maggior parte di noi ha sentito queste parole dai familiari più vicini e a volte anche dagli amici più stretti. Certamente una parte di noi ha seguito alla lettera ogni esortazione e certamente un’altra parte le ha, invece, evitate tutte accuratamente. Ci sarà stato, dunque, chi ha fatto tutti i bravi compiti della sua vita e chi invece ha sbagliato tutto facendo più di quanto era giusto ed equilibrato fare.
Di certo ci saranno persone che nella loro vita hanno cercato di seguire sempre tutti i buoni consigli ed oggi si chiedono: “ma se avessi fatto di testa mia, forse adesso mi sentirei meglio?”. Altre persone, invece, sbattono la testa nel muro e gridano “se solo avessi ascoltato una volta mio padre, forse adesso non mi troverei in questa situazione?”
Ho osservato me stesso ed ho osservato le persone che mi sono state vicine (e continuano ad esserlo).
Ho imparato a guardare ad oggi cercando di camminare adagio e cercando di non inciampare. Ma ho imparato a guardare anche avanti, perché se inciampo, cado, mi rialzo e continuo a camminare adagio. Forse non troverò in fretta la strada, ma non smetterò di camminare adagio seguendo il percorso che ho scelto.
Bell'articolo nel quale sono rinchiusi una serie di concetti semplici, ma fondamentali.
RispondiEliminaTutto dovrebbe partire da due piccoli gesti: fermarsi ed interrogarsi.
Ciao
Grazie Mauro, hai detto tutto!
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