sabato 2 febbraio 2013

L'Entrata del Paradiso




Tutti dovrebbero curare un orticello; un fazzoletto di terra nel quale affondare le mani, nel quale riflettere sul significato delle cose, nel quale semplicemente respirare l’odore dell’humus.

Se poi si riuscisse a prendersene cura si potrebbe accedere ad un alto livello di cognizione. Solo chi lo ha fatto o lo sta facendo può capire di cosa sto parlando. E’ sufficiente prender parte ai vari cicli di vita che attraversano le stagioni. L’inseminazione, la pregnanza, il fiorire, il maturare ed il declinare. Ogni stagione ha il suo modo ed i suoi tempi, ma ogni stagione è capace di dare vita a qualcosa di straordinario. Chi riesce a seguire questa alternanza riesce a nascere ogni volta e riesce a nutrirsi di queste evoluzioni.

Non è semplice, però, vivere dei frutti della terra e solo chi ci prova può capirlo. Ma non saranno la fatica, i profondi sacrifici e le delusioni a privarci di quel senso di serenità nel quale ci si immerge quando si passeggia tra gli alberi, quando l'unico rumore che si sente è il nostro respiro.

Forse è per questo che, quando percorro quei tre gradini fatti di sassi, che mi conducono nella Terra che la Natura mi ha affidato, sento sempre di varcare la soglia del Paradiso.

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