lunedì 16 agosto 2010

Dopo Ferragosto posso cambiare tutto!




Spero che il vostro periodo di riposo estivo sia andato bene o vada bene (per chi ancora non è andato in ferie). Avevo programmato di pubblicare questo post un po' prima di ferragosto, appena andato in ferie, ma per motivi vari non ci sono riuscito e lo faccio adesso.

Con questo titolo apparentemente drastico, ma negli intenti molto meno impegnativo di quanto possiate immaginare, volevo semplicemente condividere una riflessione di mezza estate, in un periodo dove è bene sgombrare la mente da ogni pensiero ordinario e lasciarsi andare a pensieri “extra-ordinari”.

Per pensieri extra-ordinari intendo pensieri che esulano dalla vostra sfera di attività abitudinarie e si legano magari a qualche vostra passione inespressa o espressa, ma che non riuscite a seguire quanto vorreste.

Perché è importante questo? E' importante perché dobbiamo capire se stiamo impiegando la nostra vita nel modo che vorremmo o nel modo più giusto da un punto di vista sacrifici/benefici.

Forse stiamo facendo sacrifici; forse stiamo anche ottenendo una gratificazione economica da tali sacrifici; ma forse non stiamo vivendo la nostra vita o forse non stiamo impiegando i nostri benefici economici nel modo che vorremmo e cioè realizzando le cose che più ci piacciono.

A volte la vita ordinaria ci impedisce di comprendere ed essere consapevoli che, qualcosa che stiamo trascurando, per noi potrebbe essere una passione da seguire in un tempo che dovremo trovare o una passione da coltivare che potrebbe darci anche gratificazioni più grandi (non intendo solo gratificazioni economiche).

Ed è per questo che bisogna impiegare bene questi giorni di riposo.

Per riposarsi ovviamente. Non importa che abbiate bambini piccoli che vi facciano correre tutto il tempo o che abbiate scelto una vacanza con gli amici non proprio riposante. L'importante è riuscire a trascorrere questo periodo in un posto distante dalla propria vita ordinaria e trovare i momenti giusti per liberare la mente e per dedicarsi ai pensieri.

Perché pensare come diceva un mio amico “è il mestiere più difficile del mondo” ed è per questo che non tutti hanno voglia di dedicarsi a questa attività.

Non è necessario che facciate migliaia di chilometri. E' sufficiente un posto semplicemente “diverso”. Anche magari andare in un paesino di montagna a trovare una nonnina o un parente che non si riesce a vedere durante il resto dell'anno!

Pensiamo alla nostra vita e immaginiamo, senza limiti, tutto ciò che vorremmo da essa anche se si tratta di qualcosa che ci appare irrealizzabile. I pensieri devono essere tanti e non devono avere ostacoli creati dalla nostra mente. Non importa se non sono ordinati. Vi è una legge naturale che porta verso l'ordine le buone idee: ciò che è necessario è, semplicemente, che la nostra mente riesca a concepirle e si convinca che per ogni idea concepita con passione è sempre possibile trovare una strada per realizzarla (leggi cosa penso io del concepimento delle idee nel post Idee e Azione).

Io sono convinto di ciò, non soltanto perché sembra un bel proposito per le vacanze, ma perché è un modo per aprirsi gli orizzonti, anche per chi ha già un lavoro adatto a se o un'attività piena di soddisfazioni.

Ne sono convinto come già vi evidenziavo in questo mio precedente post (Prepararsi al cambiamento senza drammi: il coraggio di rimettersi in gioco!). Ne sono convinto perché, in questo modo, sono riuscito a rigenerare, un po' di tempo fa, la mia vita e le mie passioni. Ne sono convinto perché ho incontrato nella mia vita diverse persone che hanno fatto semplicemente questo: hanno cominciato un bel giorno a fare ciò che amavano, ma che fino ad allora non pensavano di essere capaci di realizzare.

L'ultima in ordine temporale è una ragazza che ho conosciuto un paio di mesi fa a Roma (leggi la mia esperienza in questo post Dietro la Televisione).

Laureata in Economia Aziendale, ha lavorato per i primi anni della sua carriera per aziende italiane di livello internazionale ottenendo belle soddisfazioni e viaggiando molto. Chi poteva immaginare che da un giorno all'altro decidesse di volare in Olanda per iscriversi ad un prestigioso corso di alta sartoria e dopo un paio di anni lanciasse con successo le sue prime linee di abiti da donna (giorno, sera e sposa)? Nessuno, forse neanche lei prima di provarci.

Così come due miei amici hanno cominciato a fare ciò che li appassionava senza stravolgere la loro vita, ma semplicemente ritagliandosi il tempo per dedicarsi a tali passioni. Risultato: il primo ha pubblicato un saggio per una nota casa editrice (i suoi diritti d'autore vanno in beneficenza) e l'altro, appassionato di informatica, ha cominciato a programmare applicazioni certificate per l'Iphone.

Hanno cominciato queste loro “attività” per passione e, seguendo la passione, si sono dati un'alternativa che potrebbe dare delle gratificazioni diverse (non solo economiche) rispetto a quelle che ricevono dalla loro attuale attività...

per me questo Blog è una passione e rappresenta un momento alternativo di crescita rispetto alla mia attività ordinaria. Mi da la possibilità di approfondire argomenti che hanno per me anche un'utilità aggiuntiva rispetto alle pubblicazioni di queste pagine e vi assicuro che per seguirlo con attenzione e con regolarità ho dovuto sviluppare doti di flessibilità e di gestione del tempo alle quali prima non avevo dedicato la giusta attenzione. Non vi sto, inoltre, a spiegare la mia passione per gli investimenti in borsa perché se avete avuto modo di leggere qualche post precedente a questo l'avrete ben compresa: anche quella è una passione che rappresenta un momento di crescita e di soddisfazioni alternative all'attività ordinaria. Ve ne potrei dire altre, ma credo che abbiate capito il concetto.

Ed allora vi auguro buoni e copiosi pensieri (anche se siete già tornati alla vostra vita ordinaria)!!!

8 commenti:

  1. Quoto al 100%.

    Troppo spesso rincorriamo una vita che non e' nostra, accoergendoci troppo tardi che non era cio' che desideravamo.

    giorni fa ho letto un articolo che parlava di come un bambino vede la vita.

    il bimbo vive al 100 % cio' che sta facendo.
    a lui non interessa cosa accadra' domani, ne tantomeno fra qualche ora.

    vive il momento e lo vive con passione.

    ho visto persone in vacanza perennemente attaccati al cellulare... a rispondere a telefonate di lavoro.

    si puo' fare senza?

    probabilmente con una buona organizzazione si.

    Staccare il cervello e riflettere sulla nostra realtà e' indubbiamente il modo migliore per accrescere il nostro presente.

    ed ora...dato che sono ancora in ferie.. vi saluto e porto i bimbi a Mirabilandia !!

    un caro saluto!

    Roberto Consalvo

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  2. Ciao Antonio
    a parte concordare pienamente con ciò che scrivi, vorrei sottolineare quanto sia difficile riuscire a costruire un "rapporto" con se stessi: la maggior parte delle incomprensioni con il prossimo derivano, dal mio punto di vista, dalla incapacità di ascoltare (o di leggere....).
    Anche mentre crediamo di parlare con qualcuno molto spesso, in realtà, siamo più assorbiti dal prepararci una replica piuttosto che dall'ascoltare con attenzione il nostro interlocutore.
    Così facendo ci priviamo di una rara opportunità di crescita personale e, soprattutto, continuiamo a costruirci intorno una barriera nei confronti degli altri che isola noi stessi. E con questi presupposti diventa ancora più difficile pensare, pensare per crescere.
    Grazie per avermi dato un ottimo spunto di riflessione.
    Corrado

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  3. Ciao Roberto!

    Da quel poco che ti conosco penso tu abbia, più o meno, fatto il mio stesso percorso ed è per questo che mi hai compreso benissimo: voglio vivere la vita come un bambino, cioè al 100%!

    A presto!

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  4. Benvenuto Corrado.

    Purtroppo quello che dici è vero, non abbiamo la pazienza di ascoltare gli altri e spesso dimentichiamo anche di ascoltare noi stessi: come pensi possa esserci una sana crescita delle persone e dei rapporti?

    Forse solo prendendo coscienza di ciò e cominciando oggi stesso a "pensare" che non è mai troppo tardi per cambiare le cose.

    Mi ha fatto piacere rileggere l'Ode alla Vita di Neruda (che hai pubblicato sul tuo Blog), in quanto esprime, in termini di "avvertimento" (lentamente muore), molto bene il concetto....

    ciao!

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  5. Ciao a tutti.
    Sono appena rientrata dalle ferie e sono contenta di aver staccato nettamente dal mio quotidiano.
    Ho pensato, anche se ho pensato poco, ma quel poco mi ha fatto vedere con più chiarezza alcune mie situazioni personali.
    Anche io credo che non sia mai troppo tardi per cambiare o per ricomiciare se ci accorgiamo che non siamo soddisfatti di come stiamo vivendo.
    In bocca al lupo a tutti!
    Loredana

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  6. Ben ritrovata Loredana!

    In bocca a lupo anche a te e grazie per il tuo contributo.

    Ciao!

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  7. Ciao Pacilli,
    apprezzo la passione e l’entusiasmo con cui tieni vivo questo blog.
    Complimenti a te ed a coloro che con le loro riflessioni, i loro spunti e le loro considerazioni rendono vivace, interessante e stimolante la discussione sugli argomenti che proponi.
    Condivido la riflessione circa l’importanza di capire se stiamo impiegando la nostra vita nel modo che vorremmo o nel modo più giusto da un punto di vista sacrifici/benefici. Capire se stiamo impegnando il nostro tempo, quello che nessuno potrà ridarci, nel modo migliore credo sia importantissimo per avviare quel cambiamento personale che ci farà sentire più vivi e partecipi. Per cominciare quel processo di trasformazione che ci consentirà forse, di arrivare alla fine senza troppi ripianti. Per dare inizio a quel mutamento personale necessario a farci sentire esseri umani e non dei ruoli vaganti da un angoscia ad un'altra come ebbe a dire qualche anno fa un regista e sceneggiatore Italiano, lo stesso che invitava a non mettere mai fiorellini nella cella in cui si è prigionieri perché altrimenti anche quando la porta sarà aperta non si vorrà più uscire.
    Credo, per esperienza vissuta, nell’importanza e negli effetti positivi di (…) immaginare , come dice tu, senza limiti, tutto ciò che vorremmo dalla vita anche se si tratta di qualcosa che ci appare irrealizzabile (…) Ma immaginare forse non basta. Un’antica modalità di preghiera, quasi totalmente perduta, ci ricorda che all’importanza di vedere con la mente e di concepire con pensiero va affiancato un atteggiamento di totale fiducia oltre alla capacità di riuscire a provare con la sola immaginazione le sensazioni e le emozioni che presumibilmente avvertiremmo laddove avessimo già ricevuto quello che immaginiamo al punto da risultarne appagati e grati .
    Congratulazioni per la tua decisione di condividere con il popolo del web questo tuo percorso personale volto alla ricerca della consapevolezza delle nostre risorse. Tu stesso definisci Anatomia di un Investitore una passione ed un momento alternativo di crescita rispetto alla tua attività ordinaria e che si unisce alla tua passione per gli investimenti in borsa. Traspare dall’ impegno e dalla costanza come queste tue passioni possano e ti stiano dando gratificazioni diverse (non solo economiche) e momenti di crescita ulteriore rispetto alla tua attività ordinaria.
    Ho trovato questo titolo Impegnativo e stimolante. Considero questa tua riflessione come un invito rivolto a tutti a meglio capirsi lasciando, come diceva Terzani, che almeno per un po’ (…) il cuore voli senza la pesantezza del quotidiano.

    Avanti così e congratulazioni!!!
    g.gargiulo

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  8. Ciao Gaetano*!!

    Con piacere ti do il benvenuto sul Blog e con piacere ti ringrazio per il tuo apprezzamento. Il titolo del Blog è impegnativo ma per destino è stato concepito d’istinto (solo dopo mi sono reso conto che rappresentava bene quello che volevo esprimere).

    Di riflessioni e di pensieri tu ne hai fatti molti ed anche oggi ne hai lasciato uno in queste pagine.

    L’immaginazione e la profonda riflessione ci fa comprendere e percepire che una nostra azione (o una nostra iniziativa) potrà realizzarsi. Proprio la sensazione di vederla in evoluzione nella nostra mente ci regalerà le sensazioni legate alla sua realizzazione. Per cui hai ben sottolineato che la fiducia nei nostri pensieri è fondamentale e con la citazione di Terzani hai dato “anima” alla riflessione che ho fatto nel post.

    Ciao e ti aspetto ancora.

    * Gaetano è il mio amico saggista di cui ho già parlato diverse volte. La sua esperienza ci dà prova che i nostri pensieri e la nostra immaginazione possono trasformarsi in soddisfazioni concrete. Inoltre, con il suo saggio “la Porta di Tito” ha dato un contributo concreto anche agli altri.

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