venerdì 1 ottobre 2010

Dove vanno i mercati? (aggiornamento)




Riprendo brevemente un mio precedente post per fare un aggiornamento rispetto alla situazione che si era venuta a creare circa una ventina di giorni fa.

Vi era l’oro che era sui massimi storici a cercare una rottura al rialzo o un muro su cui rimbalzare al ribasso.

Gli indici dei principali mercati stavano, invece, ancora affrontando un periodo di incertezza che dura ormai dallo scorso maggio.

Avevo segnalato che, per quanto riguarda l’oro, si poteva parlare di una rottura al rialzo effettiva, solo al superamento di quota $ 1.270 all'oncia. Questa rottura c’è stata è la quotazione dell’oro è arrivata velocemente a toccare i $ 1.300 all'oncia. Ora si deve vedere se questo livello psicologico, farà il suo lavoro di resistenza respingendo all’indietro la quotazione o se avremo una ulteriore rottura che questa volta avrebbe un target non facilmente definibile.

Le quotazioni del metallo prezioso, a questi livelli, potrebbero essere influenzate (ma noi diligentemente non ci facciamo condizionare dalle regole prima che queste non abbiano funzionato) dai movimenti degli indici di mercato che, da quando abbiamo fatto l’ultima osservazione, pare abbiano deciso di alzare la testa, anche se i volumi non sono quelli proprio convincenti. A dire la verità si deve segnalare la maggior forza delle quotazioni degli indici americani rispetto a quelli Europei, che sembrano attraversare una fase di rallentamento, dopo che nei mesi scorsi avevano guidato la ripresa delle quotazioni.

Quindi sembra che in questo particolare momento vi sia una correlazione tra le quotazioni degli indici e le quotazioni dell’oro (limito l’analisi a questi due elementi significativi per non accavallare troppi concetti in un'unica sede).

Rispetto all’analisi precedente voglio inserire una piccola nota aggiuntiva su un elemento che dovrebbe invece dare una fotografia di come sta nel frattempo andando l’economia reale nel nostro continente.

Sto parlando dell’Eurocoin che, come ho illustrato in passato, è un indicatore molto affidabile che anticipa di alcuni mesi la stima ufficiale della crescita del PIL nell’area Euro ed è immune dalle oscillazioni di breve periodo. Se osserviamo il suo andamento possiamo subito notare che, rispetto a quando lo osservavamo in marzo di quest’anno (momento in cui la sua crescita aveva rallentato) è sceso senza interruzione fino ai livelli di questo mese che coincidono con quelli di ottobre 2009. Rispetto alle correlazioni con gli altri elementi del mercato bisogna considerare che per questo mese, la dinamica dell’indicatore è stata negativa, nonostante il sostegno delle quotazioni azionarie.

Ovviamente dobbiamo anche tener conto del fatto che l’indicatore è cresciuto in maniera molto sostenuta a partire dall’inizio del 2009 ed un rallentamento ci può stare, anche se questo rallentamento è avvenuto un po’ prima di raggiungere i livelli pre-crisi. 

Da questo momento in avanti, dunque, dovremo osservare insieme tutti questi elementi per capire, a seconda della loro valenza, quale di questi avrà ragione. In questo modo potremo avere maggiori indicazioni rispetto alla situazione economica dei prossimi mesi.

2 commenti:

  1. Ho molto paura che la crescita del PIL nella zona euro, soprattutto nei paesi della circonferenza del Mare Mediterraneo, o debole per non dire inesistente sia anche negativa in certi paesi. Resta a sperare che 2013 saranno più favorevoli.

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  2. Ciao.
    E' da un po' che non faccio aggiornamenti in materia di Eurocoin e, più in generale, sugli scenari economici e di investimento. Non perchè non li segua più, ma perchè ritengo che tutte le variabili macroeconomiche e gli indicatori di andamento siano falsati da fenomeni di natura finanziaria che nulla hanno a che vedere con i cicli economici.
    Quello che posso dirti è che l'Eurocoin è tornato molto in basso. Infatti adesso è sui livelli più bassi da quando, a cavallo tra il 2008 ed il 2009, ha toccato i suoi minimi di sempre. Ciò sembrerebbe in linea con la sensazione che tutti abbiamo e cioè che il mercato Euro sta regredendo ulteriormente e che ancora abbiamo davanti anni duri.
    Personalmente ho rappresentato il mio punto di vista nell'articolo "Anno Ultimo o Anno Primo" che ti invito a leggere, con la speranza di essere tra quelle particelle che ce l'avranno fatta!

    A presto

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