domenica 25 ottobre 2009

La casa

Nella nostra vita, tutti, prima o poi ed in circostanze diverse, ci troveremo ad affrontare la questione della “casa”. Chi ne ha ereditata una, chi deve prenderla in fitto, chi vuole comprarla, chi vuole rivenderla per cambiare zona o città, chi deve ristrutturarla. Ognuno, si troverà ad affrontare problematiche e situazioni che, forse, non saranno più ripetute nella vita.

Questa cosa è ancor più vera negli ultimi periodi, che hanno visto persone contrarre mutui fino a 40 anni per acquistare la “casa di proprietà”, e che finiranno di pagarla quando saranno in pensione, oppure oltre.

Anche quando il caso non è questo, le problematiche e le implicazioni che possono incidere sull’economia e dunque sulla serenità familiare sono diverse e tutte vanno affrontate con impostazioni diverse, anche se alla base possono essere individuati alcuni principi, che altro non sono che principi basati sul buon senso e sulla pianificazione di ogni passo che ci porterà verso il nostro obiettivo.

Premetto che parla chi, da quando è nato, ha cambiato casa già sei volte e crede che non è ancora finita.

Quale che sia la nostra situazione da affrontare, ci troveremo davanti a degli interlocutori: familiari, acquirenti, venditori, ditta di costruzioni, agenti immobiliari, finanziatore, notai, tecnici, ecc.

La cosa fondamentale, per cercare di ottenere il massimo (che non significa raggiungere l’eccellenza, bensì è il massimo che si può ottenere da una situazione senza danneggiare gli altri), è quella di riuscire ad instaurare con i nostri interlocutori il “rapport”.

Vi è mai capitato di incontrare qualcuno per la prima volta e constatare, nel giro di alcuni istanti, che vi era simpatico? O al contrario sentite immediatamente che una persona non vi andava a genio, magari solo dopo un saluto o una stretta di mano? Queste situazioni spesso si generano in un brevissimo lasso temporale ed a livello inconscio. Il caso della simpatia spontanea e immediata (cioè quando si è creato il rapport in maniera inconscia), è quello di due persone che si trovano sulla stessa lunghezza d’onda. Vi è da entrambe le parti agio, comprensione e fiducia.

Non sempre però il rapport è così spontaneo e magari piccoli gesti o parole possono compromettere l’instaurarsi dello stesso.

Il discorso qui introdotto con riferimento alla corretta gestione dei rapporti legati alla problematica casa, si può ovviamente estendere ad ogni altro ambito in cui sia necessario interagire con gli altri (quindi la quasi totalità delle attività della nostra vita).

Per esperienza ho potuto verificare che la comunicazione non è solo composta dalle parole che esprimiamo, ma è regolata anche dalla fisiologia e dalla voce. Ovviamente le parole e le frasi che esprimiamo possono dire molto di noi (cultura, classe sociale, convinzioni, valori). Ma da sole non sono sufficienti a definire il rapporto. La nostra fisiologia e cioè il modo di gesticolare, la postura, la posizione della testa possono far trasparire molte altre informazioni su di noi e, naturalmente, sulle persone che ci troviamo di fronte. Infine, la voce, ed in particolar modo il tono, la velocità ed il timbro, sono gli elementi che completano la costituzione del rapport.

Imparare almeno a riconoscere queste caratteristiche del nostro modo di comunicare con gli altri, potrà aiutarci ad esprimere meglio noi stessi.
Se qualcuno ha un’esperienza da esporre o una riflessione da fare, sarò ben lieto di toccare ancora l’argomento dell’instaurarsi del rapport, mentre sicuramente l’argomento “casa”, che è di interesse diffuso, sarà affrontato per gli altri aspetti che riguardano la fase di analisi e di valutazione che precede e segue il rapporto con i diversi interlocutori.

4 commenti:

  1. molto interessante questo approccio, ma parliamoci chiaro, poi l'aspetto economico influisce tantissimo sul tutto. sarebbe importante capire come ottimizzare anche questi aspetti
    ciao

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  2. infatti, come ho scritto nella parte finale, un successivo post sarà dedicato alla fase di analisi e valutazione che appunto comprende anche l'approccio agli aspetti economici, non tanto nella definizione delle somme a disposizone, che saranno un fattore soggettivo (salvo eventuali modalità per sfruttare alcune leve), quanto nella definizione di tutte le variabili da tenere ben presente per fare una scelta consapevole. a presto

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  3. sono d'accordo!!!a volte anche solo la voce di una perosna basta
    ad indisporci nei suoi confronti....io personalmente dalla voce capisco
    molto chi ho davanti!!!!!

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  4. Questo cara Chiara dipende soprattutto dalla tua "capacità di ascolto" che evidentemente hai ben sviluppato nel tempo!!
    Ciao

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