sabato 22 gennaio 2011

Un altro mattone nel muro



Spesso ci troviamo ad affrontare avversità atroci per il nostro equilibrio psicofisico.

Siamo sempre sul punto di mollare o di arrenderci. E' troppo lo stress che dobbiamo affrontare e ci chiediamo spesso se valga la pena. Quando poi ci accorgiamo che, forse, non valeva la pena, ci sentiamo ormai affogati dagli eventi.

Cosa facciamo a questo punto?

La prima possibilità è quella di lasciar stare e tornare sui nostri passi, vanificando quanto fatto fino a quel momento e creando altre difficoltà.
La seconda possibilità è di andare avanti accettando di affrontare ancora per un tempo imprecisato quello stress che sembra insopportabile.
La scelta non è certo facile e indolore. La scelta andrebbe fatta in partenza, non solo valutando i costi e ricavi della nostra azione, ma anche le difficoltà e i benefici di carattere non materiale che ci troviamo a dover mettere in gioco. Ovviamente ogni azione abbandonata potrebbe essere un'opportunità persa, anche se in partenza il risultato è ignoto. Ma un'azione, intrapresa senza valutare gli effetti con un pur minimo margine di sicurezza, potrebbe essere un'azione avventata con risvolti anche molto negativi, non solo dal punto di vista materiale, ma soprattutto dal punto di vista psicologico e morale, accentuati dalla circostanza che l'ansia non ci aiuta se è male veicolata.

In questi casi, allora, quando ormai “siamo in ballo”, quando rinunciare porterebbe ad una certa delusione o ad una non precisata perdita economica, quello che potrebbe essere un atteggiamento positivo e soprattutto di impulso alla nostra azione, è di agire e comportarsi “come se”.

Come se il nostro obiettivo fosse già realizzato; come se tutte le risorse (non solo economiche) necessarie per raggiungerlo siano a nostra disposizione; come se fossimo già nello stato mentale e morale del momento del nostro successo; come se già avessimo l'alternativa ad un parziale insuccesso; come se ogni evento negativo venga escluso dal nostro raggio d'azione.

Questo processo di pensiero non garantisce il risultato in maniera “magica”, ma ci darà la possibilità di affrontare ogni fase della nostra azione con maggiore lucidità, con una capacità di analisi dei singoli eventi che non sarà influenzata negativamente dal timore dell'insuccesso. In questo modo riusciremo a vedere alternative che l'ansia improduttiva celava. Riusciremo a visualizzare soluzioni che prima si nascondevano o che non riuscivano ad avere una configurazione nella nostra mente. Il nostro processo di pensiero sarà fluido e sarà capace di adattarsi agli eventi che man mano si presentano con una flessibilità che stupirà noi stessi. Quella flessibilità che potrà dare anche la forza nel momento in cui tutti i nostri tentativi sono risultati vani e il nostro adattamento mentale alla nuova situazione dovrà essere inevitabile. Quello che cambierà sarà la struttura ed il contesto in cui ci troveremo a muoverci e dovremo avere la pazienza e l'umiltà di cominciare daccapo ciò che non siamo riusciti a portare a termine o ciò in cui abbiamo fallito.

Questo atteggiamento attenuerà quel senso di frustrazione e di ansia che ci pervade e ci aiuterà a trovare spunti di crescita nei momenti che, superficialmente, possono sembrare di fallimento. Questo atteggiamento ci darà la possibilità di posare un altro mattone nel muro che sostiene il nostro mondo interiore.

4 commenti:

  1. Sono perfettamente daccordo...quell che fa la differenza, l'unica vera differenza, è la nostra mente ed il nostro pensiero verso tutto ciò che facciamo.
    Giuseppe

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  2. Ciao, il fatto di pensare "come se" la trovo un'ottima soluzione!
    Credo pero' che, al giorno d'oggi, occorra anche prepararsi dal punto di vista psico-fisico allo stress. Dobbiamo mettere sempre in conto un certo livello di stress e prepararci attraverso una serie di pratiche: sport, rilassamento, respirazione, yoga, corretta alimentazione... tutte cose che ci aiutano a mantenere sotto controllo il nostro equilibrio psico-fisico

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  3. Ciao Giuseppe.
    Può sembrare una cosa banale, ma tutto quello di cui abbiamo bisogno si trova dentro di noi! Non tutti però ne sono consapevoli o non fanno grandi sforzi in tal senso!
    A presto

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  4. Per Anonimo.

    Hai toccato un altro aspetto che è di uguale importanza. Infatti, se la mente ed il corpo non sono in perfetto equilibrio, rendono meno semplice tutto quello che ci troviamo ad affrontare nella nostra vita!

    A tal proposito ti consiglio di leggere anche questi due articoli di cui ti inserisco i link. Poi mi dici se ti sono piaciuti!

    Saluti e a presto!

    Mente e Corpo: non solo per un anno migliore, ma per una vita migliore!

    Sentirsi bene e sapere il perché

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